Recensione di Andrea Iaia
In quest'opera, l'artista Candida Giovanna vede i frammenti di vita, come cocci rotti e sparsi nell'assoluto, dove i misteri dell'essere umano passano attraverso gli elementi della natura, e dove il vento e il sole asciugano le lacrime delle esperienze.
L'artista pone una riflessione all'uomo, e gli dice: è vero che devi passare attraverso questi elementi per crescere, ma è anche vero, che senza di te, questi elementi non esisterebbero. In poche parole, il buio, l'incognita e la paura di attraversare il tempo non esiste senza l'uomo.
Cocci di attimi
che guardano il sole
mentre piangono l
acrime amare
tra il sangue che pulsa
e il carminio d'amore.
Istantanee di ciglia
truccate e nascoste
per nascondere
un volto rigato
in un giorno che attende
che fermenti il suo mosto.
Solo i bagliori diventano riso,
accendono un fuoco
per alimentare un sorriso
e lasciano scie e vapori di fumo,
per nascondere segreti
da non dire a nessuno.
Frammenti di vita,
e il buio assoluto scompare
nella rosa dei venti,
nelle albe innalzate
e nei tramonti allo specchio,
dove nel mare rinasci,
e percorri la vita
come quella di un pesce.
A volte fai un salto,
e a volte rimani impigliato,
ma le mani sono aperte
per accogliere l'infinito.
E solo il buio
è l'amico segreto del cuore,
dove nascondi
le parole più dolci
per la vendemmia del sole.
Ma cos'è una notte senz'amore
senza i frammenti di vita di un fiore?
Senza quel dono il buio non esiste,
per questo, a volte sei bella,
e a volte sei triste.
Andrea Iaia
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