L'araba Fenice

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Biografia

Giovanna
Mix di follia, energia e vitalità, sempre pronta a ricostruirsi e far fronte alle numerose sfide della vita, a nove anni Giovanna si trasferisce con i suoi genitori

a Milano. E’ il padre e trasmetterle la passione per l’arte: trascorre le giornate a guardarlo dipingere sul terrazzo di casa e ne resta affascinata. Persona positiva e solare, affronta tutto quello che le accade come un’opportunità. Lavora fin da bambina per dare una mano alla famiglia e riesce a proiettare la sua vitalità in tutto quello che fa.La scuola?
s'impose di studiare la sera dopo il lavoro. 10 in condotta ordinata e compita sul suo banco di scuola,era amta da tutti. Compagni e professori. E così per 8 anni.



lavorava di giorno e studiava di sera.Studiava sul tram. sul lavoro,dappertutto, Lei,doveva sapere conoscere tutto ,anche il più utopico pensiero. Vive il lavoro (anche il più faticoso) come un gioco nel quale crescere e imparare.
Lascia che la sua personalità vulcanica, creativa e pronta ad esplodere resti celata dietro ad una grande timidezza per buona parte della sua giovinezza. Giovanna cresce in fretta cambiando molti lavori, senza però rinunciare a viverli tutti con il consueto ottimismo. A 14 anni si innamora ,di Giorgio, con il quale si sposa il 29 sette,mbre 1969 .Giovanna sembrava andare a fare la comunione anzichè, a celebrare il suo matrimonio.Innammorati da fare invidia,si proposero di mettere al mondo Deborah. Che dire ,!il dono più bello della loro vita.
E’ qui.,dopo aver fatto molteplici lavori quando la sua vita subisce una svolta, all’età di ventisette anni Giovanna cambia nuovamente lavoro e “approda” in un ingrosso di bigiotteria
E’ li che intuisce la forza rigeneratrice dell’Araba Fenice (titolo di una delle ultime opere di Giovanna, dipinta proprio su una delle pareti del Rebelot) : impara a non buttare via nulla, ogni piccolo oggetto o gioiello diventa la “cenere” per un nuovo impulso creativo.

Come l’antica fenice rinasce dalle proprie ceneri, più bella e forte di prima, così Giovanna lascia che siano quei piccoli oggetti, le piccole intuizioni a dare vita alle sue opere: è così che nasce “Lo scrigno di Gio”. La sua primissima creazione tuttavia è legata al padre, al quale Giovanna dedica “I girasoli”.
Le sue opere nascono sempre come espressione di una immediatezza e di una ispirazione incontrollabile. Il senso delle composizioni si spalanca davanti ai suoi occhi, rivelandole scorci di vita ed esperienze fatte, solo a creazione ultimata. E’ l’intuizione artistica che la porta ad intravedere in ciò che appare insignificante un mondo nuovo, pronto a parlarle e a raccontare di lei. La creazione le si auto-impone come forza al di la della sua stessa consapevolezza.
Giovanna non si sente un’artista, né una pittrice, nonostante l’amore per le rime e la poesia non si definisce poetessa: è una persona comune mossa da una semplicità e immediatezza che la porta ad esprimersi in ogni modo possibile. Da qui nasce il titolo di questa mostra, che per Giovanna rappresenta la realizzazione di un grande sogno, “Di saper tutto fo’ finta, di saper niente fo’ tutto”.

Nei sette anni in cui lavora nel negozio di bigiotteria, Giovanna crea un’opera dietro l’altra, sviluppando tre tele per ogni tema a lei caro. In breve tempo riempie la sua casa di quadri e oggetti, reinterpretati e portati a vita nuova dal suo estro creativo.


L’ultimo lavoro che fa prima dell’apertura del Rebelot è la fioraia al cimitero maggiore, proprio li, tra una rosa e un gladiolo, Giovanna incontra, Mario ,(quanto mai)nonché attuale compagno di vita.(ancora per poco E’ il 1996, i due vanno a vivere insieme e due anni dopo da un desiderio comune “nasce” il Rebelot. Ma la tradizione artistica familiare non termina con Giovanna … ci sono due “nuove leve” pronte a darle man forte e a proseguire la passione della nonna, le nipotine Asia (sette anni) e Greta (tre anni): entrambe coltivano la passione per i colori e la pittura, seguendo l’esempio di nonna Gio (nonostante quest’ultima si diverta ad inserire i giochini delle bimbe nelle sue opere piene di fantasia ... trovatele se ci riuscite!

11/10/10

La mia atlantide

L'atlantide di  Giovanna Candida




Atlantide, nell'immaginario collettivo terra di sapere antica civiltà scomparsa, mistero. Giovanna Candida ha il dono della sintesi nell'immagine riesce a riassumere la meraviglia la ricchezza e il mistero di un popolo che immagina tornato alla galassia di  sua provenienza in un matrimonio artistico fra immagine, leggenda  e fantasia. La ricchezza dei cromatismi accesi e vibranti rendono quest'opera un colpo d'occhio magnifico che fa scaturire emozioni immediate e dense.
Recensione di  Daniela Bisin

08/09/10

Io e la Luna

          

                                          IO E LA LUNA



Sul filo della notte l'universo all'orizzonte

Polverizza tutti sogni che risultano sfioriti

Lo stupore dell'alba coglie quelli esauditi

La luna fa il suo giro verso il suo ponente



Si ferma all'incrocio dei giorni precedenti

Al bivio delle stelle aspettando trepidante

Apre la sua luce sul sentiero degli amanti

Ma una nube buia la spense brutalmente



Succede anche in amore con i tradimenti

L'alveolo cardiaco si scarnifica tagliente

Nell'eco dei ricordi si riciclano i frammenti

Ma la luna sgomma schivandoli silente



Allora verso Venere punta il suo sestante

Guidando i sogni dei giorni miei impagliati

Senza indugi per non essere sparpagliati

Si staglia l'arcobaleno che farà da ponte
Verso l'infinito che attende... gl'innamorati

Edo e le storie appese


E' un immagine inusuale per Giovanna Candida quella di questa opera.La pittrice che come consuetudine usa in modo variegato e acceso tutti i colori,qui spenge i suoi consueti cromatismi e accende un bianco e nero di rara eleganza e raffinatezza.Torna ,come spessissimo nelle sue ultime opere,il simbolo femminile della l......una,e sorprende vederla con una fisionomia quasi realistica di corpo celeste sospesa in uno spazio buio,immersa in una moltitudine di minuscole luci a farle da contorno (stelle?).Immagine di solitudine e di isolamento in una spazialità che non le appartiene per natura,lei così gioiosa e brillante.In primo piano una piuma bianca,come vagante in questo spazio indefinito,forse una speranza o forse memoria della presenza di un uccello simbolo trasmigratorio di passaggio,trasformazione.Verosimilmente simbolo di un maschile che sembra si allontani. Daniela Bisin

29/08/10

La passione del mio Gesù


Il mio  Gesu'




Infinite passioni

Ho nel tempo
infinito
di questo
morire

un gelido cenno
di desiderio
per il cielo

dove ritorno
ogni attimo
di queste
infinite passioni

cercando
nelle vostre vite
nuova linfa

per nutrire
questo dolore
di vivere

Daniela Bisin



25/07/10

La mia anima ribelle

La mia anima ribelle di Candida Giovanna


Recensione di Daniela Bisin

La luna è femmina con i suoi repentini ed eclettici umori. Essere animale che offre al cambiamento ogni possibile forma. La forma irreale e compiuta della creazione. E' immagine e luce, volo e immobile totem. Il colore invade come un rampicante infestan...te, ma non riesce a sommergere la donna luna che spicca nel caleidoscopico orizzonte della vita. E' il simbolo di un femminino carico di sensi e istinto, ma lo sguardo volto in prospettiva ci rivela il luogo di una speranza infinita, fatta di sensibilità e concretezza, rivelando il gioco forte di un dogma eterno quello della rinascita spirituale, che trova forza e consistenza nell'essere donna, da sempre..

16/06/10

Ogni vita


Ogni vita......

Opera di Giovanna Candida 
                                                       Recensione


Questo quadro riassume tutta una filosofia di vita,in una società che a oggi ancora conserva un atteggiamento di difesa dalla morte,c'è il sentire ogni attimo di vita come un dono ,una perpetua rinascita nella volontà di non essere morti per paura di esserlo.Si aggredisce la vita con forza e passione donando a chi si ama forse poche gocce ancora della nostra essenza ,ma gocce di alta densità che sapranno accompagnarci per una o più vite in una concezione dell'amore che supera ogni fine,ogni limite umano.perchè per l'artista ciò che conta è vivere oggi con coerenza e consapevolezza tutto l'amore del mondo.


Daniela Bisin





Un falco
Supremo sogno



quello di una vita

normale
per chi

ha poca sabbia ancora

da scorrere

veloce

da un buco senza rovescio


e ti appigli al vento

al fulmine


e vorresti

che ti scuotesse

a portati via




nell'attimo

estremo del bene

e del desiderio.


Finire

nell'unico modo


che ti renda

di nuovo uomo



senza dover

raccogliere

le tue lacrime





e conservarle

per chi

avrebbe voluto

averti ancora

 

nell'oblio di quel

che tu vorresti

essere ora
un falco

senza limiti

a ghermire

la vita.


Daniela Bisin





09/04/10

Giovanna con l'Arco








Giovanna con l'Arco

 Sara Galea
In questo dipinto traspare l'energia del tuo cuore, forte, fluente, invincibile, e colma di amore per la tua vita, amore che è divenuto il tuo scudo, energia vibrante e manifesta, che fluisce gentile, ma potente, che immortale ti ha avvolto di quel potere … che ora mai non ti potrà più abbandonare, l'amore di te, che per te permea, e lambisce il tuo corpo di vigore creativo, suadente, amabile e che, generoso, si lascerà catturare dalla tua esistenza, per sentirne il dolce respiro tra i capelli, la carezza sul cuore del tuo essere, lì dove un giorno il nutrimento ti giungeva amorevole dal grembo materno.… In questo dipinto la vita in movimento, la tua di te Giovanna D’Arco, dolce Guerriero di luce, strumento unico e gentile di una forza, che ora mai ti stringe tra le sue ali per estasiare la tua anima …In questo dipinto hai scritto ciò che vuoi per te … la vita.

                    





Vederlo e pensare alla forza indomita del tuo animo è stato tutt'uno..Giovanna e l'arco,tensione forza precisione nei propri obiettivi,tenacia e potenza.Un'autoritratto dell'anima,di quell'anima di luce che hai e che ci regali in ogni tua interpretazione della vita e del sentimento.Sei un segno di quella volontà di rinascita e bellezza a cui tutti propendiamo.Punto di riferimento di vitalità e bontà.Daniela Bisin


31/03/10

Una nuova luce nella luce

Una nuova luce nella luce
Una luce che agita particelle atomiche,nella frenetica corsa dell'energia pura dello spirito.Un salto attraverso un portale che ci conduce alla visione totale dell'uomo,non più contenitore,ma contenuto...energia libera,libero spirito.
tu sei la mia luce sgrinfia!!
Tu sei la mia luce
E tu la mia

07/03/10

Dicono che sia la festa della donna

LA FESTA DELLA DONNA


QUANDO VENNI A CONOSCENZA DI QUESTA FESTA PENSAI TUTTO TRANNE CHE AL SUO VERO SIGNIFICATO. ORRIBILE PENSAI "IO DEVO FESTEGGIARE LA MORTE DI TANTE DONNE ?NON CI PENSO PROPRIO".LA DONNA ERA IL SIMBOLO DELL'AMORE DELLA FERTILITA'.LA DONNA MAMMA, LA DONNA CHE ACCUDIVA I SUOI BIMBI, CHE SI SACRIFICAVA PER ESSI. LA DONNA CHE RAMMENDAVA I CALZINI DEL PROPRIO MARITO CHE LA INNALZAVA SOLO A GUARDALA. DOV'E' ORA QUESTA DONNA ? SE LO SAPETE ADDITATEMELA. ORA SIAMO SOLO OGGETTO DI DESIDERIO E NOI GLILO PERMETTIAMO.STUPRI OGNI GIORNO , VIOLENZA IN FAMIGLIA,E NON PARLIAMO DEL RESTO.

AVETE MAI SENTITO DIRE CHE HANNO VIOLENTATO UN UOMO PER STRADA?

IO NO. MA MI PIACEREBBE CHE FOSSERO VIOLENTATI.
CREDETEMI NON PER CATTIVERIA AMO IL MIO PROSSIMO E VORREI CHE NULLA POTESSE NUOCERGLI, MA SOLO PER FARGLI CAPIRE LA SOFFERENZA CHE PENSO SIA DAVVERO TROPPO CRUDELE NEI NOSTRI CONFROONTI.... Mostra tutto
EBBEBE IO NEL MIO ULTIMO QUADRO RAPPRESENTO PRORIO QUESTO
UNO SQUARCIO DI QUELLO CHE DOVEVA ESSERE IL LUOGO DOVE SONO VENGONO ALLA LUCE NUOVE VITE .SGUARCIATA IN UNA TELA SANGUINANTE IO L'HO RICUCITA,HO LENITO IL SUO DOLORE ED INVECE CHE IL FILO DI UN CHIRURGO HO USATO UN VELO DI SPOSA
NON DISUMANO TUTTO QUESTO?

Lo stlpro


Mistero ricamato sultessuto dei desideri,
pizzi di passione
adagiati su di un corpo
rigoglioso di giovani gesti.
Il potere di uno sguardo
la conferma di un gesto
un sorriso che suggella quell’istante.
Movenze docili quasi musicali,
seduzione che ti ammalia
è un incontro casuale.
Donna profumo di vita,
distinta di classe,
alito e respiro
che si completa
al raggiungimento della tanto bramataparte mancante.

Giusy Cancemi


05/03/10

Limmaginazione di Greta







Nonna ma tu li hai gli occhi dell'immaginazione?
Certo che li ho
Anche io nonna li ho gli occhi dell'immaginazione,ho chiuso gli occhi è ho immaginato una nuvola a forma di scala..
Questa immaginazione della mia nipotina Greta di 4 anni e mezzo,mi ha donato una bellissima emozione

Io guardo  sempre le nuvole e anche se nonna, chiudo gli occhi e immagino....
In questa tela infatti ho realizzato l'immaginazione di  Greta,quando ha  chiuso gli occhi è ha visto una nuvola a forma di  scala


27/02/10

Come nasce un amore

EROS









… Nicola Maggi Sttore
Raffaella Lamastra scritte /mia nipote)
Io Giovanna

Recensione di Daniela Bisin
Amore e desiderio,leggerezza della rosa nei suoi petali sinuosi e teneri e i corpi che nascono come per magia dal cuore odoroso di velluto,stagliandosi con forza e impeto nella definizione del loro richiamo animale.Arte sensuale densa di passione quella di Giovanna Candida,che con eleganza e maestria definisce il rapporto forte dell'artista con la sua parte più intima la rosa simbolo dell'amore il rosso colore della passione creano il centro di un abbraccio oltre che carnale ,spirituale nella comunione dell'anima.Come a dire sei in me oltre la carne. 
Come nasce un  amore in questo mio  sogno




                                                          TI VOGLIO




                                                            Ti voglio
                                     
                                         Seguimi amore mio  non resistermi.
  Voglio una notte di passione
Il mio corpo vibra, ti brama
sono assetata di te
Voglio sentire la tua pelle sulla mia
Voglio cibarmi di te
Non resistermi, lasciati andare
per una volta ancora, fammi sentire
che sono tua ,che vuoi prendermi ancora
Raccontami di te,riempimi di te
Voglio sentire le tue mani che scavano
nell'oscurità di una dolce libidine
Ti voglio come tu vuoi me
ancora una volta ancora una volta
e poi mille volte.
Voglio sentirti dentro di me
prorompentemente
Voglio sentire il tuo odore di uomo
quando il mo corpo prenderai.
Strappami il cuore come solo tu sai fare
quando sei accanto a me e ti lasci andare

Candida Giovanna










                                                                


Quale bocca


                                           
Quale bocca

stanotte

avresti voluto

cercandomi

nel silenzio

delle minime

luci?

Quale bocca

stanotte

avresti baciato

con tiepido

livore

perso nei sensi?

Fra le mie gambe

i tuoi capelli

le mie mani.

E la tua bocca

la mia follia

che preme e chiede
senza bussare.

Mai più

di te

io sarò sazia

nell'attimo di perder...mi

sarà sempre.

Quale bocca

ti sfamerà

oggi?

Daniela Bisin



                                

     


























19/02/10

Carnevale in piazza San Marco


Carnevale 2010
Carnevale in  Piazza San Marco


Il Carnevale in Piazza San Marco.
Recensione di Andrea Bovi
 I colori sono l'espressione più vera e più natuarle, la parte viscerale che ognuno di noi può esprimere semplicemente come nel vestirsi e nel truccarsi. Il carnevale rappresentato è questo.Mascherare con colori. I volti la realtà dei nostri volti. I colori impastati intrecciati  armonicamente e ben distribuiti non significano altro che questo; come dal buio di un sacco tirare fuori i colori più vivi e allo stesso tempo più naturali per un carnevale che si divide fra terra e cielo, dove l'uomo a capo di una campanile sostituendosi alla croce è sempre padrone, con un'altra figura o entità proveniante dall'alto (quasi un fuori campo valido per ogni religione sia cristiana, ortodossa, mussulmana) che supervisiona il buono e il cattivo.
 Il buono che rappresentato dai colori destinato a popolare e colorare la terra; mentre il mare, l'acqua simbolo di vita con il suo colore vivo puro e celestiale buono per i buoni, e severo con i poco rispettosi è sempre pronto come il diluvio universale a ripulire e salvare la terra dal male.





Recensione di Andrea Iaia
"L'artista ha messo in evidenza i 2 mori, la campana e l'orologio che rappresentano i 4 punti cardinali della terra caduti in acqua. L'acqua è simbolo di una nuova rigenerazione, per cui, vede un mondo senza barriere, purificato dal fatto che tutti siamo uguali e indossiamo solo maschere durante la vita. Il campanile ha la punta rivolta in alto, dove, invece della Croce cristiana simboleggia un volto. Ecco: l'artista vede, almeno per un periodo di grazia, quale appunto il carnevale, un mondo senza croci e sofferenze, ma pieno di allegria e felicità.
La vittoria del bene sulla quotidianità del male che non può più avere voce e nè battere il tempo con i rintocchi delle ore.

POESIA

Il carnevale

Son caduti i quattro punti cardinali...

sotto un vento forte

di magia e maestrale.

Son caduti insieme ai sogni

di rinchiudere in uno scrigno

il bene senza inganni.

Son caduti per mezzo di una spada

mezza dotta e metà pirata

di una lega fatta a coriandoli e risate

per innalzare al vento

un nuovo bastimento.

Coriandoli verdi

per la speranza del mondo,

per chi vuol navigare

e non vuol andare affondo.

Coriandoli bianchi

per tutti gli innocenti

che hanno fame e son perdenti.

Coriandoli rossi

per chi ha provato a saltare il fosso

e si è fatto già del male.

Ma questo è il carnevale,

una torre senza punti cardinali,

senza un orologio che batte il tempo

e nè campane

dove tutti siamo uguali

insieme al bene e senza il male.

Andrea Iaia



Recensione di Daniela Bisin


Il Carnevale in Piazza San Marco lo considero una delle più belle opere di Giovanna Candida per freschezza e simbolismi.E' un'immagine che molto la descrive nel suo essere caleidoscopicamente ricca di cromatismi,una personalità eccentrica ...e vivacissima,che però è una maschera che nasconde un'elevazione spirituale densa e profonda ricca di simboli come questo campanile che sorge dalle acque nell'ascesi al cielo in una naturalezza epifanica che è tipica di Candida.Come a reiterare che la nostra natura umana è un involucro di fallace e di menzognera immagine,una maschera appunto,che però riesce a far si che la nostra profonda natura si innalzi e esploda..come i colori magnifici di questo quadro..decisamente contagioso l'allegro sfavillio di mille colori che rallegrano il cuore