DIOGENE
In quest'opera, l'artista ha voluto rappresentare un padre alla ricerca del figlio.
Ma il vero senso è Dio che cerca l'uomo, suo figlio, disperso nell'ombra del male
e della seduzione del mondo.
Lo cerca sulla terra, perchè sa che si nasconde.
E il figlio conosce quel padre che lo ama e lo cerca, ma ha paura di incontrarlo,
perchè sa di perdere i suoi attaccamenti terreni.
Come un albero spoglio allora, quel Padre attende che fiorisca la primavera nel figlio
per abbracciarlo come Cristo alla Croce.
Recensione di Andrea Iaia
Poesia di Andrea Iaia
Dove sei piccola luce nascosta
tra le braccia sottili della madre terra!
Che hai affidato il tuo tempo
alla notte svestita di sogni
e al miraggio di conquiste
di ombre e di guerra.
Il tuo tempo è prezioso.
e ti cerco come un padre
che guarda lontano,
per distinguere la morte viziosa
che si avvicina alla vita
e le tende la mano.
Dove sei, scheggia impazzita
che fai piangere il cielo
anche quando i suoi occhi
sono tersi e asciugati!
Con il volto abbassato
fuggisti ancor prima
nella luce del creato.
E ti nascondi dietro un bel viso,
ma il tuo cuore è immutato
e dentro sei un ladro di sorrisi.
E allora ti cerco
come un albero spoglio
che allarga le braccia
e perde le foglie.
Ma anche come un uomo
che tanto ha già visto.
Ti cerco alla luce
come un povero Cristo.