Biografia
Giovanna
Mix di follia, energia e vitalità, sempre pronta a ricostruirsi e far fronte alle numerose sfide della vita, a nove anni Giovanna si trasferisce con i suoi genitori
a Milano. E’ il padre e trasmetterle la passione per l’arte: trascorre le giornate a guardarlo dipingere sul terrazzo di casa e ne resta affascinata. Persona positiva e solare, affronta tutto quello che le accade come un’opportunità. Lavora fin da bambina per dare una mano alla famiglia e riesce a proiettare la sua vitalità in tutto quello che fa.La scuola?
s'impose di studiare la sera dopo il lavoro. 10 in condotta ordinata e compita sul suo banco di scuola,era amta da tutti. Compagni e professori. E così per 8 anni.
lavorava di giorno e studiava di sera.Studiava sul tram. sul lavoro,dappertutto, Lei,doveva sapere conoscere tutto ,anche il più utopico pensiero. Vive il lavoro (anche il più faticoso) come un gioco nel quale crescere e imparare.
Lascia che la sua personalità vulcanica, creativa e pronta ad esplodere resti celata dietro ad una grande timidezza per buona parte della sua giovinezza. Giovanna cresce in fretta cambiando molti lavori, senza però rinunciare a viverli tutti con il consueto ottimismo. A 14 anni si innamora ,di Giorgio, con il quale si sposa il 29 sette,mbre 1969 .Giovanna sembrava andare a fare la comunione anzichè, a celebrare il suo matrimonio.Innammorati da fare invidia,si proposero di mettere al mondo Deborah. Che dire ,!il dono più bello della loro vita.
E’ qui.,dopo aver fatto molteplici lavori quando la sua vita subisce una svolta, all’età di ventisette anni Giovanna cambia nuovamente lavoro e “approda” in un ingrosso di bigiotteria
E’ li che intuisce la forza rigeneratrice dell’Araba Fenice (titolo di una delle ultime opere di Giovanna, dipinta proprio su una delle pareti del Rebelot) : impara a non buttare via nulla, ogni piccolo oggetto o gioiello diventa la “cenere” per un nuovo impulso creativo.
Come l’antica fenice rinasce dalle proprie ceneri, più bella e forte di prima, così Giovanna lascia che siano quei piccoli oggetti, le piccole intuizioni a dare vita alle sue opere: è così che nasce “Lo scrigno di Gio”. La sua primissima creazione tuttavia è legata al padre, al quale Giovanna dedica “I girasoli”.
Le sue opere nascono sempre come espressione di una immediatezza e di una ispirazione incontrollabile. Il senso delle composizioni si spalanca davanti ai suoi occhi, rivelandole scorci di vita ed esperienze fatte, solo a creazione ultimata. E’ l’intuizione artistica che la porta ad intravedere in ciò che appare insignificante un mondo nuovo, pronto a parlarle e a raccontare di lei. La creazione le si auto-impone come forza al di la della sua stessa consapevolezza.
Giovanna non si sente un’artista, né una pittrice, nonostante l’amore per le rime e la poesia non si definisce poetessa: è una persona comune mossa da una semplicità e immediatezza che la porta ad esprimersi in ogni modo possibile. Da qui nasce il titolo di questa mostra, che per Giovanna rappresenta la realizzazione di un grande sogno, “Di saper tutto fo’ finta, di saper niente fo’ tutto”.
Nei sette anni in cui lavora nel negozio di bigiotteria, Giovanna crea un’opera dietro l’altra, sviluppando tre tele per ogni tema a lei caro. In breve tempo riempie la sua casa di quadri e oggetti, reinterpretati e portati a vita nuova dal suo estro creativo.
L’ultimo lavoro che fa prima dell’apertura del Rebelot è la fioraia al cimitero maggiore, proprio li, tra una rosa e un gladiolo, Giovanna incontra, Mario ,(quanto mai)nonché attuale compagno di vita.(ancora per poco E’ il 1996, i due vanno a vivere insieme e due anni dopo da un desiderio comune “nasce” il Rebelot. Ma la tradizione artistica familiare non termina con Giovanna … ci sono due “nuove leve” pronte a darle man forte e a proseguire la passione della nonna, le nipotine Asia (sette anni) e Greta (tre anni): entrambe coltivano la passione per i colori e la pittura, seguendo l’esempio di nonna Gio (nonostante quest’ultima si diverta ad inserire i giochini delle bimbe nelle sue opere piene di fantasia ... trovatele se ci riuscite!
14/06/25
06/03/25
Una Mamma
Quest'opera l'ho creata per mia Figlia Deborah Cerutti Attualmente ricoverata per accertamenti con la speranza che tutto si risolva al più presto
Una Mamma
Non ho rosari
e non recito litanie
Ma mi rivolgo al Cielo
La Dimora del Padre Nostro
che vede nell'anima
di ognuno di noi.
Non chiedo conforto
piango in silenzio e mi
affido a Lui come un Padre
sempre presente.
Gli parlo con il cuore
gli racconto di me
come se mi fosse accanto
Ma cerco di sorridere
quando sono le sono vicina
Mi invento di tutto e poi
mi appoggio sul suo cuoricino
e lo rimprovero.
Mi ascolterà questo suo Cuore
che io stessa le ho dato?
30/09/22
Se son Fiori Fioriranno
E se son fiori..... fioriranno.
Vaso di Fiori di Candida Giovanna
50x60 su tela Tecnica mista
Per me e penso per tutti i fiori sono un dono prezioso che natura ci ha donato la natura. Quando si entra in una casa piena di fiori percepiamo un dolce senso di benessere. Non è vero?
Grigore Vieru Sciss "L’uomo diventerebbe folle di sogni se i fiori brillassero nel cielo e non ai suoi piedi."
31/07/22
L'Umanità che scompare
Di Giovanna Candida Tecnica mista su tela 50x50
A volte penso cose assurde come quella della scomparsa dei dinosauri sulla terra.
E se anche noi fossimo destinati a scomparire? Chi ci sarà dopo di noi? Quale razza ci sostituirà? Dio Padre lo permetterà? Stanco com'è di noi, delle delusioni che gli abbiamo dato,forse un pensierino lo farà.
Troppo disamore per il prossimo, troppe tragedie e cattiverie in questo Mondo ormai corrotto. Nulla ci appartiene eppure fanno ancora Guerre. Quanta inutile sofferenza per il loro potere. Nasciamo, cresciamo, invecchiamo e di noi forse resterà solo un ricordo nel cuore di chi ci ha amato... poi di noi Il nulla assoluto. Che brutti pensieri per chi come me ama la Vita, l'Amore, il Mondo, l' Universo.
Ma dicono che è così! Ed io, piccolo essere non posso certo modificare il corso di questi eventi.
Scomparirò.... SCOMPARIREMO
28/08/20
Il Caos
Il Caos Opera di Giovanna Candida
Il Caos
Non so cosa mi balenava nella mente mentre di getto allagavo questa tela di colori. Poi ad un tratto vidi un gran caos e subito dopo vedo apparire un 5 e un segno come se fosse una stella. Ops...il Caos d'un tratto diviene tutto chiaro. SI....5 Stelle; Pd ecc ecc Che squallido Governo.
La mia Italia che va in rovina, milioni e milioni di morti e dopo che hanno seminato panico e morte sulla terra ora non sanno come venirne fuori e continuano a terrorizzare il Mondo intero nel dolore e sofferenza che non ha mai avuto uguali.Uomini che si tolgono la vita per la crisi economica piombatagli addosso Bambini privati della gioia di vivere e giocare liberi. NOOOOO ORA QUESTI BAMBINI E ADOLESCENTI DEVONO ANCORA INDOSSARE LA MALEDETTA MASCHERINA TOGLIENDOCI LA GIOIA DI VEDERLI SORRIDERE
Maledetti.
Come riemergere dal male che ci ha coLpiti e dalla cattiveria e l'egoismo dei potenti? E noi che ora invece di vederle brillare queste stelle;non certo da noi volute le avete oscurate con le menzogne e ce le state facendo odiare. VI STATE FACENDO ODIARE
Che siate di destra o di sinistra a me non me ne fotte un cazzo. Ridatemi la mia Italia piena d'amore e di sorrisi e toglietevi tutti fuori dalle palle
Smettetela di metterci in ridicolo, di prenderci in giro; siamo nel 2020 e il mondo intero sa cosa avete combinato Fate i seri che questo Mondo non ci e non vi appartiene e voi Potenti non siete Onnipotenti. Morirete anche voi con molti morti sulla coscienza.
Giovanna Candida
03/04/20
L'albero della vita 50x60 Tecnica mista ( sono sei quadri messi in sequenza) )
Opere e poesia di Giovanna Giovanna
Non arrosir splendida primavera
di quel colore che solo a Marzo ti colora
Col seguir delle stagioni
si esalteran tutti i colori.
Poi l'Autunno trasmormista
sonnecchioso
un po ottimista....
Si convien che giunta è l'ora
a sposar la sua chimera
Accreditar fa il saggio inverno
nel castello inanimato
che è la vita.......col CREATO
https://www.facebook.com/1464141943799958/photos/a.1464159520464867/1477086242505528/?type=3&theater
18/03/20
Sottrazione Solare
Sottrazione Solare
Sottrazione Solare
In questa composizione astratta traspare la positività infantile di una donna che non è mai cresciuta. Chi meglio di un infante può donare a cuore aperto positività e serenità? Ma nel suo donare parsimonioso di luce e calore,l'artista Giovanna Candida da un ammonito; un'avvertenza . Per questo essa stessa la intitola Sottrazione Solare, quasi a dire." C'è sempre una resa dei conti " Il suo sole è un cuore pulsante sembra limitare il suo abbraccio; ciò a segnalare che l'ombra oscura ,presto dilagherà, producendo dolore e sofferenza . Ecco perché, con parsimonia e saggezza ; l'artista elargisce il suo calore ......Il suo messaggio : Non buttiamo ciò che di buono in noi rimane....... preserviamolo e curiamolo come un infante ( Opera di Giovanna Candida eRecensione del 28/02/17. Di Carlo Agrò )
16/03/20
Il Male nel Mondo
Il male nel Mondo
Il potente ancor di più Onnipotente
Il Popolare un semplice Carnevale
Il MALE NEL MONDO
(Opera e Poesia di Giovanna Candida)
POEMA
Scrivere poemi eternamente sempre più rabbiosi
Dentro, ancora fuori
più in fondo ancora
Fermati ascolta
è la mente .
Quanti pensieri
e non soltanto, ti domanda
La vita è luce oppure è
Ma si.... risponde
Anche se spenta e ciò che rappresenta
Ma domani è importante
che non menta
E sperare non fa castrare?
Tutto purché s'accenda
e.... diventi domani una
leggenda.
Parla piano
e forte un po di tutto
Se ti assenti restano i presenti
E i fatti?
Diventano discorsi
e più di questi
non ne conosco altri
Di ogni ragione
tutto diventa discussione.
Le virtù per servitù
Il potente ancor di più Onnipotente
Il Popolare un semplice Carnevale
Piano non correre
....ancor più piano
Ancora aspetto
è tanto
che rimando questo affetto
Si ........per questo esisto
non c'è ricambio.
Non rinunciare e...... se il
tema è una una tragedia
sulla scena
Inventa la tua vita
Guardati ora
......e poi ...cambia ancora
fa parte della scena, la tua
non la mia
E' tutto vero
nessun t'ha preso in giro
tranne lui ......che non conosco "L'IO
E' l'amore ?
vive poche ore
attimi ,attese, momenti
e sentimenti
Poi ?
Tutti diventano e restano
INCIDENTI
La porta è chiusa
e qui io resto
Da lontana son venuta
Vivo del presente
Ma per il futuro esisto
Mi chiedi del presente ?
Risponderti non posso
Non girare a vuoto
Fermati
Respira ......un po più piano
Fino a quando?
Poco....ancora un poco...
Fino a quando non lontano,
troverai, ciò che è da sempre
Ma per ognuno di noi
il pensiero
resta il suo e per......
SEMPRE
Poesia di Giovanna Candida ( Tutti i diritti riservati)
Recensione di Daniela Bisin :Questo povero mondo,ferito, ammalato, mentre combatte ogni giorno la sua guerra contro il male.
È un mondo in cui i colori ancora colpiscono nel buio di una notte che se da una parte potrebbe essere buio, dall'altra è il cosmo in cui questo pianeta galleggia.
Il buio che nasconde insidie e che rappresenta la maschera di ipocrisia e superficialità che noi umani abbiamo, lontani dal comprendere il danno che perpetriamo nei confronti della natura e quindi anche di noi stessi.
Un'opera di un simbolismo diretto ai sentimenti, dove il mondo grida il suo dolore, nella ferocia di una civiltà che attraversa il male senza tener conto della vita.
Una pandemia che ci coinvolge tutti nella nostra percezione personale del pericolo,qui interpretata da Giovanna Candida con una drammaticità data dai cromatismi definiti, sicuri dove ognuno di noi rivendica il suo destino.
Il potente ancor di più Onnipotente
Il Popolare un semplice Carnevale
Il MALE NEL MONDO
(Opera e Poesia di Giovanna Candida)
POEMA
Scrivere poemi eternamente sempre più rabbiosi
Dentro, ancora fuori
più in fondo ancora
Fermati ascolta
è la mente .
Quanti pensieri
e non soltanto, ti domanda
La vita è luce oppure è
Ma si.... risponde
Anche se spenta e ciò che rappresenta
Ma domani è importante
che non menta
E sperare non fa castrare?
Tutto purché s'accenda
e.... diventi domani una
leggenda.
Parla piano
e forte un po di tutto
Se ti assenti restano i presenti
E i fatti?
Diventano discorsi
e più di questi
non ne conosco altri
Di ogni ragione
tutto diventa discussione.
Le virtù per servitù
Il potente ancor di più Onnipotente
Il Popolare un semplice Carnevale
Piano non correre
....ancor più piano
Ancora aspetto
è tanto
che rimando questo affetto
Si ........per questo esisto
non c'è ricambio.
Non rinunciare e...... se il
tema è una una tragedia
sulla scena
Inventa la tua vita
Guardati ora
......e poi ...cambia ancora
fa parte della scena, la tua
non la mia
E' tutto vero
nessun t'ha preso in giro
tranne lui ......che non conosco "L'IO
E' l'amore ?
vive poche ore
attimi ,attese, momenti
e sentimenti
Poi ?
Tutti diventano e restano
INCIDENTI
La porta è chiusa
e qui io resto
Da lontana son venuta
Vivo del presente
Ma per il futuro esisto
Mi chiedi del presente ?
Risponderti non posso
Non girare a vuoto
Fermati
Respira ......un po più piano
Fino a quando?
Poco....ancora un poco...
Fino a quando non lontano,
troverai, ciò che è da sempre
Ma per ognuno di noi
il pensiero
resta il suo e per......
SEMPRE
Poesia di Giovanna Candida ( Tutti i diritti riservati)
Recensione di Daniela Bisin :Questo povero mondo,ferito, ammalato, mentre combatte ogni giorno la sua guerra contro il male.
È un mondo in cui i colori ancora colpiscono nel buio di una notte che se da una parte potrebbe essere buio, dall'altra è il cosmo in cui questo pianeta galleggia.
Il buio che nasconde insidie e che rappresenta la maschera di ipocrisia e superficialità che noi umani abbiamo, lontani dal comprendere il danno che perpetriamo nei confronti della natura e quindi anche di noi stessi.
Un'opera di un simbolismo diretto ai sentimenti, dove il mondo grida il suo dolore, nella ferocia di una civiltà che attraversa il male senza tener conto della vita.
Una pandemia che ci coinvolge tutti nella nostra percezione personale del pericolo,qui interpretata da Giovanna Candida con una drammaticità data dai cromatismi definiti, sicuri dove ognuno di noi rivendica il suo destino.
Evil in the world
The powerful even more Almighty
Il Popolare a simple Carnival
THE EVIL IN THE WORLD
(Opera and Poetry by Giovanna Candida)
POEM
To write ever more angry poems
Inside, still outside
deeper still
Stop listen
is the mind.
How many thoughts
and not only that, he asks you
Life is light or it is
But yes .... he answers
Even if it is off and what it represents
But tomorrow is important
that does not lie
And hope does not castrate?
Everything as long as it lights up
and .... become one tomorrow
legend.
Speak slowly
and strong a little of everything
If you are absent, those present remain
And the facts?
They become speeches
and more of these
I don't know others
Of every reason
everything becomes discussion.
Virtues for servitude
The powerful even more Almighty
Il Popolare a simple Carnival
Plan not to run
.... even slower
Still waiting
It's a lot
that I postpone this affection
Yes ........ for this I exist
there is no replacement.
Don't give up and ...... if the
theme is a tragedy
on the scene
Invent your life
Look at yourself now
...... and then ... change again
it's part of the scene, yours
not mine
It's all true
nobody made fun of you
except him ...... that I don't know "The I
It's love ?
lives a few hours
moments, waits, moments
and feelings
Then ?
Everyone becomes and remains
ACCIDENTS
The door is closed
and here I stay
From afar I came
I live in the present
But for the future I exist
Do you ask me about the present?
I can't answer you
Do not go around in circles
stop
Breathe ...... a little slower
Until?
A little .... a little more ...
Until not far away,
you will find what has always been
But for each of us
the thought
remains his and for ......
ALWAYS
Poem by Giovanna Candida (All rights reserved)
Daniela Bisin's review: This poor world, wounded, sick, fighting its war against evil every day.
It is a world in which the colors still strike in the darkness of a night which, if on one hand it could be dark, on the other is the cosmos in which this planet floats.
The darkness that hides pitfalls and that represents the mask of hypocrisy and superficiality that we humans have, far from understanding the damage we perpetrate towards nature and therefore also of ourselves.
A work of a symbolism directed towards feelings, where the world cries out its pain, in the ferocity of a civilization that crosses evil without taking life into account.
A pandemic that involves us all in our personal perception of the danger, here interpreted by Giovanna Candida with a drama given by the defined, safe colors where each of us claims its destiny.
Opera di Giovanna Candida Recensione di Andrea Bovi
Ciò che risulta chiaro ai miei occhi è la contemporaneità dell'opera, nata da uno stato d'animo che angoscia l'artista in questo momento.
C'è molta irrequietudine e preoccupazione che si percepiscono appieno e queste non sono solo interiori, ma sono rivolte anche al Mondo.
Il Mondo sembra quasi sprofondare nel buio dell'universo fra dolore, sofferenza e morte. Dal nero che nasconde l'azzurro e viceversa e il bianco che fa trasparire quel senso incoraggiante di speranza. Ma è il rosso su tutto che prevale.
Questo rosso Virus che si espande vertiginosamente, provocando sofferenza e morte a questo nostro amato Mondo, lasciando all'osservatore la possibilità di riconoscersi all'interno dell'opera di Giovanna.
C'è molta irrequietudine e preoccupazione che si percepiscono appieno e queste non sono solo interiori, ma sono rivolte anche al Mondo.
Il Mondo sembra quasi sprofondare nel buio dell'universo fra dolore, sofferenza e morte. Dal nero che nasconde l'azzurro e viceversa e il bianco che fa trasparire quel senso incoraggiante di speranza. Ma è il rosso su tutto che prevale.
Questo rosso Virus che si espande vertiginosamente, provocando sofferenza e morte a questo nostro amato Mondo, lasciando all'osservatore la possibilità di riconoscersi all'interno dell'opera di Giovanna.
Work by Giovanna Candida Review by Andrea Bovi
What is clear to me is the contemporary nature of the work, born from a state of mind that anguishes the artist right now.
There is a lot of restlessness and concern that are fully perceived and these are not only internal, but also addressed to the world.
The world seems to almost sink into the darkness of the universe between pain, suffering and death. From the black that hides the blue and vice versa and the white that reveals that encouraging sense of hope. But it is red above all that prevails.
This red Virus that expands dizzily, causing suffering and death to our beloved World, leaving the observer the possibility of recognizing himself within Giovanna's work.
There is a lot of restlessness and concern that are fully perceived and these are not only internal, but also addressed to the world.
The world seems to almost sink into the darkness of the universe between pain, suffering and death. From the black that hides the blue and vice versa and the white that reveals that encouraging sense of hope. But it is red above all that prevails.
This red Virus that expands dizzily, causing suffering and death to our beloved World, leaving the observer the possibility of recognizing himself within Giovanna's work.
02/05/18
Dedicato alla Grande Mariln Opera di Giovanna Candida ......... Marilin Monroe cominciò a lavorare come modella, prima di firmare il suo primo contratto cinematografico nel 1946; dopo alcune parti minori, film come Giungla d'asfalto e Eva contro Eva furono i suoi primi successi di pubblico. Negli anni successivi, le sue interpretazioni in Niagara e Gli uomini preferiscono le bionde vennero apprezzate dalla critica, e ottenne la definitiva consacrazione internazionale con le pellicole


Marilyn 2 Di Giovanna Candida
Marilyn Monroe sul set di “A qualcuno piace caldo” (1959)
Si stata preparando per un servizio fotografico in una villa di Los Angeles, quando una domestica trovò il coraggio di avvicinarsi. «Lei è veramente Marilyn Monroe? Oddio, non riesco a crederci!». La risposta è leggendaria: «Spesso non riesco a crederci neanche io, ma lo dicono tutti, dev’essere vero…». Era l’estate del 1961, un anno dopo già non c’era più. Quando Marilyn è morta, il 5 agosto 1962 , avevo 40 giorni: in pratica, sono arrivato quando lei se n’è andata. Forse è per questo che non sono mai riuscito a desiderarla. Come fai a perdere la testa per una che, se anche fosse viva, avrebbe l’età di tuo padre? È una cosa innaturale, come se i ragazzini di oggi spasimassero per Sharon Stone, leggessero Porci con le ali, ascoltassero i Dire Straits e tifassero per Lauda e Panatta.
Marilyn Monroe sul set di “A qualcuno piace caldo” (1959)
Si stata preparando per un servizio fotografico in una villa di Los Angeles, quando una domestica trovò il coraggio di avvicinarsi. «Lei è veramente Marilyn Monroe? Oddio, non riesco a crederci!». La risposta è leggendaria: «Spesso non riesco a crederci neanche io, ma lo dicono tutti, dev’essere vero…». Era l’estate del 1961, un anno dopo già non c’era più. Quando Marilyn è morta, il 5 agosto 1962 , avevo 40 giorni: in pratica, sono arrivato quando lei se n’è andata. Forse è per questo che non sono mai riuscito a desiderarla. Come fai a perdere la testa per una che, se anche fosse viva, avrebbe l’età di tuo padre? È una cosa innaturale, come se i ragazzini di oggi spasimassero per Sharon Stone, leggessero Porci con le ali, ascoltassero i Dire Straits e tifassero per Lauda e Panatta.
19/09/17
La Luna
.LUNA ...
La Luna simbolicamente rappresentata su questa tela su sfondo nero,rappresenta la profonda positività sulla
turbolente vita,che è il nero. Una luna che soffre ma che continua a brillare senza
mai abbandonarci senza mai dimenticare di illuminare le nostre buie notti.
Così viene interpretato e vissuto dall' Artista Giovanna Candida.
Il bianco e nero che si sovrappongono,così come in un gioco per l'artista,
è come dire che non esiste il male senza il bene : non c'è nero senza bianco,e in questo dipinto
è la Luna prevalente ,cioè il bene che in noi perpetua e domina....
Opera di Giovanna Candida ( Recensione ) di Carlo Agrò 14/1/2017.
—La Luna simbolicamente rappresentata su questa tela su sfondo nero,rappresenta la profonda positività sulla
turbolente vita,che è il nero. Una luna che soffre ma che continua a brillare senza
mai abbandonarci senza mai dimenticare di illuminare le nostre buie notti.
Così viene interpretato e vissuto dall' Artista Giovanna Candida.
Il bianco e nero che si sovrappongono,così come in un gioco per l'artista,
è come dire che non esiste il male senza il bene : non c'è nero senza bianco,e in questo dipinto
è la Luna prevalente ,cioè il bene che in noi perpetua e domina....
Opera di Giovanna Candida ( Recensione ) di Carlo Agrò 14/1/2017.
25/03/17
Sottrazione Solare
Sottrazione Solare Opera di Giovanna Candida
Recensione di Andrea Bovi
L'evoluzione di Giò viene fuori dopo ogni opera come questa
Dove i colori vivi e accesi con toni a tratti brucianti fanno vivere in un attimo candida innocenza nel bianco per buttarsi in un amore profondo di un rosso acceso quasi passionale come lo è l'artista..
Mentre il cerchio simbolo della perfezione, del completo del finito-chiuso, prendono forma al suo interno immagini a volte di un cavallo a volte un guerriero, così da sembrare volare fra il rosso e il bianco, quindi ai lati sembrano prendere forma anche due ali d'orate.
Recensione di Andrea Bovi
L'evoluzione di Giò viene fuori dopo ogni opera come questa
Dove i colori vivi e accesi con toni a tratti brucianti fanno vivere in un attimo candida innocenza nel bianco per buttarsi in un amore profondo di un rosso acceso quasi passionale come lo è l'artista..
Mentre il cerchio simbolo della perfezione, del completo del finito-chiuso, prendono forma al suo interno immagini a volte di un cavallo a volte un guerriero, così da sembrare volare fra il rosso e il bianco, quindi ai lati sembrano prendere forma anche due ali d'orate.
12/05/15
L'albero della vita
Non arrossir splendida Primavera
di quel color che solo a magggio
ti colora
Col seguir delle stagioni
si esalteran tutti i colori
Poi l'Autunno trasmormista
sonnecchioso
un pò ottimista
Si convien che giunta è l'ora
Non arrossir splendida Primavera
di quel color che solo a magggio
ti colora
Col seguir delle stagioni
si esalteran tutti i colori
Poi l'Autunno trasformista
sonnecchioso
un pò ottimista
Si convien che giunta è l'ora
a sposar la sua chimera
Accreditar fa il saggio Inverno
nel Castello inanimato
Che è la vita
Col Creato
Giovanna Candida
Poesia e Opera di Giovana Candida
L'albero della vita
Opera di Giovana Candida Recensione di Daniela Bisin
L'albero simbolo della vita,un albero che ha profonde radici,grandi rami a toccare il cielo ha corteccia dura e un tronco solido costruito nel corso di una lunga vita alle intemperie,al vento ,alla pioggia,al sole battente.Sembrerebbe al termine della sua vita,percorso ha il suo cammino,ma in realtà il suo prepotente spirito illumina i suoi rami e rinverdisce le sue foglie a significare che niente termina e tutto si evolve.Un albero che non termina il suo viaggio,ma rinnova della sua linfa in ogni gemma ed esplode in nuova rigogliosa vita...nel caratteristico stile di Giovanna Candida..tutta la vita che c'è.

L'Inverno nel Bosco
L'Inverno nel Bosco
Pensiero e Opera di Giovanna Candida
40x50 tecnica mista
Cade la neve nel bosco vicino
ora che l'estate è lontana
La vita va avanti,anche se la natura
si sta appisolando riscaldando
gli animali che vanno in letargo
La neve silenziosa e ovattata
mi fa pensare e credere
che in me c'è sempre un'invincibile Estate
Che belle le stagioni ..........eppure
c'è gente che si lamenta
D'inverno non vedono l'ora che arrivi
l'estare e vicersa
Non si accontano mai
Cade la neve nel bosco vicino
eppure questi alberi non si lamentano mai
accettano tutto ciò che Dio gli dona
e sono belli sempre
Ogni stagione ha il suo compito qui sulla terra
La neve canta
e ci racconta il suo viaggio
Ascoltiamola!!!!!!!!!!!!
Pensiero e Opera di Giovanna Candida
40x50 tecnica mista
Cade la neve nel bosco vicino
ora che l'estate è lontana
La vita va avanti,anche se la natura
si sta appisolando riscaldando
gli animali che vanno in letargo
La neve silenziosa e ovattata
mi fa pensare e credere
che in me c'è sempre un'invincibile Estate
Che belle le stagioni ..........eppure
c'è gente che si lamenta
D'inverno non vedono l'ora che arrivi
l'estare e vicersa
Non si accontano mai
Cade la neve nel bosco vicino
eppure questi alberi non si lamentano mai
accettano tutto ciò che Dio gli dona
e sono belli sempre
Ogni stagione ha il suo compito qui sulla terra
La neve canta
e ci racconta il suo viaggio
Ascoltiamola!!!!!!!!!!!!
Perchè ....... la chiave......
Perchè ....... la chiave......
Opera di Giovanna Cndida
Sotto l’aspetto semantico, esprime per lo più rapporti causali o finali; valore concessivo.
In proposizioni interrogative dirette o indirette, serve a chiedere la causa, il motivo per cui si verifica o non si verifica un dato di fatto, o anche lo scopo per cui si fa o non si fa qualche cosa, non essendo sempre evidente la distinzione tra il signficato causale e il finale.

ATTINGO IN ME STESSA...........PER RAGGIUNGERTI...
Mia nipote Raffaella Lamastra ( Scrittrice) conoscendomi,bene; ha elaborato questo mio sogno....Così.....
Opera di Giovanna Candida 50X60 tecnica mista
Opera di Giovanna Candida 50X60 tecnica mista
ATTINGO IN ME STESSA...........PER RAGGIUNGERTI...
Per arrivare fino a te ho dovuto affrontare mille ostacoli…
E come nelle favole mi sono vista dapprima povera fanciulla, scendere gradini di sapone fino alla fine di un pozzo senza fondo. Scivolavo, scivolavo, ma sempre mi rialzavo incurante delle ferite insanguinate che bruciavano.
Ho asciugato le lacrime credendo d’avercela fatta, ma davanti a me ripide montagne di cristallo da scalare mi attendevano e da povera fanciulla mi sono trasformata in audace guerriera.
Cadevo, cadevo e rotolavo, ma per raggiungerti sempre mi rialzavo.
Gradini d’argento freddi e duri, una scala senza fine.
Salivo, salivo e intanto mi domandavo dove mi stesse portando: ”Paradiso? Inferno?”
Il mio mondo tra Paradiso e Inferno.
L’ultimo gradino brilla d’oro ed appena il mio piede stanco si poggia sopra, io guerriera mi trasformo in principessa. Le mie ferite si rimarginano, non sento più alcun dolore.
Sento un abbraccio, sento calore.
Sei davanti a me, vedo l’amore
E come nelle favole mi sono vista dapprima povera fanciulla, scendere gradini di sapone fino alla fine di un pozzo senza fondo. Scivolavo, scivolavo, ma sempre mi rialzavo incurante delle ferite insanguinate che bruciavano.
Ho asciugato le lacrime credendo d’avercela fatta, ma davanti a me ripide montagne di cristallo da scalare mi attendevano e da povera fanciulla mi sono trasformata in audace guerriera.
Cadevo, cadevo e rotolavo, ma per raggiungerti sempre mi rialzavo.
Gradini d’argento freddi e duri, una scala senza fine.
Salivo, salivo e intanto mi domandavo dove mi stesse portando: ”Paradiso? Inferno?”
Il mio mondo tra Paradiso e Inferno.
L’ultimo gradino brilla d’oro ed appena il mio piede stanco si poggia sopra, io guerriera mi trasformo in principessa. Le mie ferite si rimarginano, non sento più alcun dolore.
Sento un abbraccio, sento calore.
Sei davanti a me, vedo l’amore
03/12/14
compleanno gio (torta luana)
Non importa quanti anni compi oggi, ciò che conta è quello che hai costruito, per te e per gli altri, e costruirai negli anni a venire. Auguri di Buon Compleanno meravigliosa Giovanna Candida
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